Ormai sapete che mi piace, di quando in quando, leggermi un libro italiano e recensirlo su queste pagine. Stavolta la scelta è caduta su “Ogni giorno solo tu”, non tanto per il titolo romantico quanto per la trama particolare che mi incoraggiava ad appoggiarlo accanto a “Tutta colpa di un fulmine” e “Le ragazze della rosa”. Vediamo la quarta di copertina:
È un giorno speciale per Meg ed Eric. Meg, aspirante fumettista, non vede l’ora di festeggiare il primo mesiversario con Lucas e dargli il fumetto che ha disegnato con i momenti più belli della loro storia. Eric, appassionato di cinema, è pazzo di Bianca, la ragazza più carina della scuola, e sente che oggi riuscirà a conquistarla. Per entrambi, però, quel giorno si trasforma in un vero disastro: Meg viene lasciata senza un motivo, mentre Eric riceve un sonoro due di picche. I due vogliono solo lasciarselo alle spalle, ma inspiegabilmente, a mezzanotte, il tempo si riavvolge su se stesso, costringendoli a rivivere all’infinito quel catastrofico lunedì.
Insomma, il classico dramma adolescenziale con quel qualcosa in più! Non potevo perdermi una cosa del genere quindi quando è uscito mi ci sono buttata a pesce… ed ecco cosa ne penso.
La lettura di questo libro non mi ha lasciata tranquilla un attimo.
La prima parte della storia, delineata così chiaramente dal riassunto, segue in prima persona i due protagonisti, impantanati in disastrosi sentimenti: quasi prima ancora di conoscere Lucas e Bianca ci rendiamo conto che i due faranno polpettine dei nostri poveri protagonisti. Ma ehi, Meg ed Eric hanno 15 anni e hanno tutta una vita di sbagli davanti a sé.
Ma fin dall’inizio ci si rende conto che le strade dei due continuano a incrociarsi ed è bello, mentre seguiamo l’uno o l’altra correre in giro per la città, intravedere l’altro protagonista nella scena e ritrovarsi a indicarlo mentalmente con il dito o saperli nello stesso posto allo stesso momento.
Così vicini eppure così lontani.
Perché questo è il punto: più il lettore conosce Meg ed Eric più si rende conto che i due sono perfetti l’una per l’altro.
Ma la prima parte del libro è fatta di… tantissimi lunedì, in cui Meg cerca disperatamente di tenersi stretto Lucas (chissà poi perché) ed Eric insegue Bianca nonostante lei lo tratti come uno zerbino per quasi tutto il tempo.
Non fraintendetemi, c’è anche altro nelle loro vite oltre all’amore: migliori amici, fratelli, genitori più o meno severi… quadretti comunque molto realistici della vita di questi due quindicenni, incastrati tra la scuola e le loro passioni. Anche questo mi è piaciuto molto, il portare in primo piano l’amore di Eric per il cinema e di Meg per il fumetto.
Ma un po’ alla volta, lunedì dopo lunedì, qualche sospetto inizia a venir loro, a proposito di questo loop temporale che li riporta sempre al punto di partenza, e la loro attenzione smette di focalizzarsi sull’oggetto dei loro sentimenti per spostarsi su… beh, non ve lo dico, naturalmente.
E inizia la parte del libro che ho preferito: Eric si mette in contatto con Meg. Finalmente ci si gode la lettura? Ma neanche per sogno perché i due non sanno che l’altro è in un loop temporale e pensano di dover ripartire da zero ogni mattina: piacere sono Eric, piacere sono Meg.
E di dover azzerare tutto ogni sera.
Anche questa parte del libro è tutta da leggere con il fiato sospeso, bisbigliando “dai, dai, diglielo!” e incrociando le dita perché i due riescano finalmente a trovare il modo di incontrarsi. È uno di quei casi in cui avere tutti i dettagli della faccenda e conoscere entrambi i lati della storia ti spinge a leggere ancora più avidamente: io sono arrivata a quel punto a tarda notte ma non sono riuscita a mettere giù il libro fino alla fine, incapace di andare a dormire prima di conoscere il destino dei protagonisti.
È stata una bella lettura: passare un po’ di tempo con Eric e Meg, condividere i loro sentimenti, le loro passioni e le loro fatiche… è stato bello. La scrittura funziona molto bene: scorrevole al punto giusto e molto attuale con continui riferimenti al mondo di Instagram e citazioni pop contemporanee. È una storia che potrebbe essere successa l’altro ieri… e forse è proprio così.
Ho anche apprezzato il modo in cui i due protagonisti reagiscono al loop, dapprima in maniera passiva e un po’ vittimista ma via via sempre più consapevole, concentrandosi anche su altri aspetti che non riguardano necessariamente loro per primi.
Alla prima lettura ci sono state delle cose che mi hanno infastidito, per motivi più o meno legittimi… le dinamiche tra i protagonisti secondari, per esempio, come il gruppo di compagni di classe che infastidisce Eric a più riprese. In questo caso non sono stata in grado di decidere se fosse colpa del fatto che non ho più 15 anni e quindi certe cose mi suonano un po’ eccessive o se fossero effettivamente descritte in modo più teatrale che realistico.
Menzione speciale a due cose, il momento “vado allo scientifico ma sono un disastro in latino e matematica” di Meg (story of my life, bro) e la deliziosa citazione di Valeria, la migliore amica di Meg, che “gira in tondo come Paperone nel deposito”.
In sintesi… se volete una lettura che vi tenga in sospeso fino all’ultima pagina, con due personaggini piccini piccini che però fanno del loro meglio e crescono durante il libro, una storia adolescenziale con un twist intrigante e tante citazioni cine-fumettistiche… questo è proprio il libro che fa per voi!
Dati Tecnici
Titolo: Ogni Giorno Solo Tu
Autori: Elisa Modugno & Daniele Nicastro
Editore: Mondadori
Anno edizione: 2020
Pagine: 368